Le zanzare quando pungono iniettano una piccola quantità della loro saliva, che è una miscela di molecole con varie proprietà biologiche. Alcune di queste molecole sono immunogeniche, ovvero inducono una reazione immunitaria. Studi precedenti hanno dimostrato che l’inoculazione di alcune di queste molecole negli animali riduce sia il rischio di infezione che la patologia causata da patogeni trasmessi da vettori. Un articolo (1) pubblicato il mese scorso su The Lancet riporta che l’inoculazione di determinate molecole isolate dalla saliva delle zanzare è sicura nell’uomo, e in futuro potrebbe rappresentare una nuova piattaforma per lo sviluppo di vaccini.
Perchè usare la saliva delle zanzare come vaccino?
Vaccinare significa fondamentalmente “preparare” artificialmente il sistema immunitario a combattere le infezioni, usando agenti patogeni inattivati o direttamente le loro molecole. Tuttavia, il sistema immunitario reagisce anche contro i peptidi contenuti nella saliva degli insetti. Il fatto interessante è che alcune di queste molecole facilitano anche l’invasione e la sopravvivenza degli agenti patogeni trasmessi da vettori. Questo è stato osservato sia per gli arbovirus che per i parassiti trasmessi dalle mosche tsetse e dai pappataci. Quindi, si può ragionevolmente pensare che se possiamo preparare il sistema immunitario contro questi composti, questo avrà un effetto diretto sui patogeni inoculati dall’insetto. Alcuni studi sugli animali hanno dimostrato in passato che inoculare peptidi salivari riduce sia il numero di patogeni che la gravità della malattia.
Che cosa è stato dimostrato esattamente nello studio su The Lancet?
I ricercatori hanno preparato un cocktail con quattro peptidi sintetici isolati dalla saliva della zanzara Anopheles gambiae (il principale vettore della malaria in Africa), e lo hanno inoculato ad alcuni volontari sani. I ricercatori hanno quindi valutato il verificarsi di reazioni avverse e le caratteristiche della reazione immunitaria indotta dall’inoculazione. I risultati hanno mostrato che il cocktail è effettivamente immunogenico (con lo sviluppo di anticorpi IgG e interferone gamma), mentre l’insorgenza di reazioni avverse è minima e limitata al sito dell’iniezione.
Una strada promettente ma ancora lunga
Come sottolineato in un recente commento allo studio (2), i risultati sono indubbiamente promettenti e suggeriscono che l’utilizzo di peptidi salivari di zanzara sia fondamentalmente sicuro. Attualmente non disponiamo di vaccini efficaci contro la maggior parte dei patogeni trasmessi da vettori, ad eccezione dei virus della febbre gialla e dell’encefalite giapponese, e quelli disponibili proteggono solo dal patogeno per cui sono stati creati. Pertanto, con le molecole della saliva si potrebbe sviluppare un vaccino ad ampio spettro contro i vari agenti patogeni trasmessi dallo stesso insetto. Tuttavia, la domanda fondamentale a cui bisogna ancora rispondere è: queste molecole proteggono davvero dalle infezioni? Gli studi sugli animali suggeriscono di sì, ma la loro azione deve essere dimostrata anche nell’uomo.
In definitiva, la saliva delle zanzare potrebbe in futuro rappresentare una valida alternativa allo sviluppo di vaccini tradizionali.
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Fonti
- Manning JE, Oliveira F, Coutinho-Abreu IV, et al. Safety and immunogenicity of a mosquito saliva peptide-based vaccine: a randomised, placebo-controlled, double-blind, phase 1 trial. Lancet. 2020;395(10242):1998-2007. doi:10.1016/S0140-6736(20)31048-5
- Nuttall P. Vaccinating against mosquitoes: anticipating the unexpected. Lancet. 2020;395(10242):1953-1954. doi:10.1016/S0140-6736(20)31319-2