Spruzzare insetticidi su pareti e soffitti (un metodo noto come indoor residual spraying, o IRS) è un approccio molto importante per uccidere le zanzare vettrici della malaria che riposano nelle case. Per essere efficaci, tuttavia, gli insetticidi devono essere applicati dove gli insetti vanno effettivamente a posarsi. Lo scorso gennaio, un team di ricercatori dell’Ifakara Health Institute in Tanzania ha riportato che un’alta percentuale di zanzare si posa su superfici che normalmente non vengono spruzzate con gli insetticidi.

Usando un aspiratore a batteria, i ricercatori hanno catturato le zanzare che riposavano su varie superfici all’interno delle case in zone rurali della Tanzania al mattino presto, la sera e nella notte. La scoperta chiave è che, complessivamente, circa il 40% degli insetti sono stati trovati su mobili, utensili, vestiti, sotto i letti o sul pavimento. Poiché queste superfici non sono tipicamente irrorate con gli insetticidi, lo studio solleva alcune domande sulla reale efficacia dell’IRS e su come il comportamento dei vettori possa influenzarne il successo.

Ho chiesto alla Dott.ssa Julie-Anne Akiko Tangena, ricercatrice in entomologia medica presso la Liverpool School of Tropical Medicine, un suo commento riguardo a questi risultati.

Cosa ne pensi di questi risultati e della loro importanza per l’IRS?

Questo studio evidenzia quanto poco sappiamo effettivamente sul comportamento delle zanzare che trasmettono la malaria, e quanto siano essenziali queste informazioni. L’IRS potrebbe essere meno efficace del previsto se un gran numero di zanzare non si posa sulle pareti trattate con insetticidi. Lo studio fornisce una serie di ‘fotografie’ del comportamento di riposo delle zanzare in diversi momenti, ma non risponde completamente alla domanda su come le zanzare si comportano durante la notte. Vengono mai a contatto con il muro? O il contatto è limitato? E qual è il tempo minimo di contatto necessario affinché l’insetticida sia efficace? Per rispondere a queste domande sono necessari ulteriori studi comportamentali. Sfortunatamente, l’osservazione ininterrotta del comportamento delle zanzare sul campo è molto impegnativa (se non impossibile) con i metodi attuali. Questo studio apre chiaramente le porte a una serie di domande aggiuntive a cui è necessario rispondere prima che l’utilizzo dell’IRS sia limitato o il suo approccio venga modificato.

Qual è secondo te il futuro dell’IRS, soprattutto rispetto alla resistenza agli insetticidi e allo sviluppo delle zanzare geneticamente modificate?

Credo che l’IRS rimarrà una componente importante del controllo della malaria per il prossimo futuro. Contrariamente alle zanzariere trattate con insetticidi, su cui è possibile utilizzare solo un tipo di insetticidi (i piretroidi), per l’IRS si possono utilizzare almeno cinque diverse classi di insetticidi. Usare un’ampia gamma di insetticidi può aiutare a controllare e prevenire l’ulteriore sviluppo della resistenza. Tuttavia, l’IRS non è una panacea e va utilizzato insieme ad altre misure di controllo come le zanzariere, il controllo dei luoghi di riproduzione delle zanzare, la diagnosi proattiva e il trattamento dei casi di malaria. La ricerca su nuove strategie che bloccano la trasmissione della malaria, come l’utilizzo di microbi simbionti come il Microsporidio MB recentemente descritto o il batterio Wolbachia (utilizzato con successo per altre malattie trasmesse da zanzare), è anch’essa di grande importanza. Il dispiegamento di zanzare geneticamente modificate è ancora lungi dall’essere implementato sul campo, ma, in caso di successo, potrebbe cambiare le nostre prospettive per il controllo della malaria.

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Fonte

Msugupakulya, B.J., Kaindoa, E.W., Ngowo, H.S. et al. Preferred resting surfaces of dominant malaria vectors inside different house types in rural south-eastern Tanzania. Malaria Journal 19, 22 (2020). DOI: 10.1186/s12936-020-3108-0.

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